Un libro al mese.
Gigi Riva per noi
Di Corrado Ori Tanzi.
Poche parole perche oggi parlano il libro ed il suo protagonista.Un gesto d'amore più che un libro.Perchè Gigi Riva poteva essere solo amato.Così ai tempi miracolosi dello scudetto fece Nanni Boi, oggi giornalista della Nuova Sardegna. E così fa oggi, con un impagabile documento che ha intitolato Un tiro mancino.
Il filo della memoria è teso da personaggi illustrissimi del mondo del calcio, della cultura e della società sarda; dalle cronache che sintetizzano giornata per giornata la cavalcata del '69/70 e tra le mani alla fine ci accorgiamo di avere un lungo e sorprendente racconto su un tempo e su una terra orgogliosamente accesa sulla propria voce ma mai ripiegata su se stessa, su una squadra che ancora oggi trova respiro storico in quanto gruppo di persone e non semplice sublimazione del suo eroe.
L'epicentro si chiama Gigi Riva e non poteva essere altrimenti. Qui descritto e narrato con passione e gratitudine infinita, senza tuttavia mai prendere il marciapiede dell'agiografia. Riva è un'icona non un santino, è storia viva, fiaba orale, scorre dentro le vene della Sardegna come un canto popolare. Boi lo sa meglio di tanti semplici "figli di Riva" sparsi in continente perchè ha visto quel tempo crescendogli a fianco, nella stessa casa in cui abitavano, mangiavano, s'inventavano, e bruciavano di vita i nomi e i cognomi che racconta, Boi narra una storia. Mica poco di questi tempi. E una storia rimane.
Alla fine, a lui, Rombo Di Tuono, resta questo: "l'aver fatto qualcosa , magari piccolissima per gli emigrati. Aver contribuito ad elevare il loro orgoglio di sardi e a vantarsi di esserlo quando in giro per l'Europa dovevano sgobbare facendo i lavori più faticosi e sopportando le umiliazioni più grosse...La sola idea di averli fatti sorridere anche solo per un minuto, mi dà ancora oggi un senso di benessere. Come a dire che quello che ho fatto non è stato solo fine a se stesso."
Compratelo in tanti, Gigi Riva vi merita tutti.
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